Le origini della Nutella risalgono al periodo della seconda guerra mondiale quando, a causa della carestia di cacao per le enormi tasse imposte, un pasticciere di nome Pietro Ferrero, ad Alba, in Piemonte, creò una pasta a base di gianduia che venne poi rielaborata in una crema di nocciole e cioccolato. Il suo intento era quello di offrire a chi non poteva permettersi dolci o alimenti costosi un prodotto sano, gustoso ricavato con nocciole locali. Fu così che Piero pose le basi dell’azienda di famiglia divenuta nel tempo, grazie al figlio Michele, una delle industrie più famose in Europa e nel mondo. Grazie alla commercializzazione di questo prodotto lo sviluppo economico dell’azienda fu rapido e in continua crescita fino ai giorni nostri.
La Nutella è indubbiamente un prodotto italiano famoso in tutto il mondo che, insieme alla pizza, è apprezzato ovunque, diventando un fenomeno sociale e culturale, in quanto spesso presente nel cinema e nei libri e nei film è spesso associato a stati di benessere psicofisico.
Se da italiani siamo fieri del successo della Nutella nel mondo tuttavia è necessario tenere presente che è pur sempre un prodotto dolciario e che sotto il profilo nutrizionale non può certo paragonarsi al consumo dei più salutari frutta e verdura che una corretta educazione alimentare dovrebbe prevedere quotidianamente nella dieta dei bambini e dei ragazzi.
Il consumo di Nutella deve quindi essere moderato, e il bambino va educato a questo scopo. Un consumo equilibrato e saltuario di dolci in generale è accettabile, al contrario l’abuso protratto e continuato provoca danni alla salute, quali l’obesità e, considerato l’elevato contenuto di zucchero, anche altre malattie metaboliche oltre alla carie per i denti.
Pertanto, in occasione del World Nutella Day del 5 febbraio, mentre si coglie l’occasione per parlare della storia della Nutella in quanto prodotto italiano nato grazie alla creatività di un pasticciere piemontese che fu in grado di valorizzare un prodotto locale, si esorta il personale docente a svolgere nelle classi anche attività di educazione alimentare, in modo che gli alunni possano apprendere l’importanza del corretto consumo degli alimenti, soprattutto di quelli dolciari.
Allo stesso tempo sarebbe opportuno sottolineare come una costante e regolare pratica sportiva, unita ad un alimentazione sana, consenta di aumentare i momenti in cui concedersi un prodotto buonissimo come la Nutella.
Il principio è quello non di escludere a priori alcuni alimenti al vertice della piramide alimentare, ma di educare ad un consumo consapevole e moderato degli stessi. Includere non escludere, educare e non demonizzare, questa è la vera educazione alimentare.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Bruno Lorenzo CASTROVINCI Firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3 D.lgs. n. 39/1993

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