“Le tecnologie audiovisive e in particolare quelle digitali pervadono sempre più la vita degli adulti e soprattutto dei bambini e dei ragazzi. I “nativi digitali” sviluppano con questi strumenti una relazione inedita, che investe tutti gli ambiti della loro vita, dal gioco alle relazioni sociali, fino al modo in cui si rapportano ai saperi. Queste tecnologie costituiscono fonti fondamentali d’ informazione, facilitano molto la comunicazione, possono contribuire a migliorare l’efficacia del processo educativo, a sviluppare le reti sociali e promuovere la partecipazione civica. Tuttavia, quando non usati in modo corretto e consapevole, possono provocare danni alla salute psico-fisica e interferire con l’apprendimento e la vita di relazione.” (tratto da “Generazioni connesse”)

La scuola, in collaborazione con la famiglia, ha il fondamentale compito di educare gli studenti ad un corretto e responsabile uso dei dispositivi tecnologici (smartphone, tablet, computer, tv) ed in caso di atti di cyberbullismo ha il dovere di: – informare i genitori (o chi esercita la responsabilità genitoriale) dei ragazzi/e direttamente coinvolti (qualsiasi ruolo abbiano avuto) su quanto accade e condividere informazioni e strategie; – informare i genitori di ragazzi/e della possibilità di richiedere la rimozione, l’oscuramento o il blocco di contenuti offensivi ai gestori di siti internet o social o successivamente, in caso di non risposta, al garante della Privacy; – valutare come coinvolgere gli operatori scolastici su quanto sta accadendo (Consiglio di Classe, psicopedagogista); – valutare la segnalazione del comportamento scorretto alla Polizia Postale. La scuola sollecita infine le famiglie al rispetto delle normative europee relative all’uso dei SOCIAL MEDIA da parte dei propri figli, introdotte dal GDPR del 25 maggio 2018, in virtù del quale WHATSAPP, FACEBOOK, INSTAGRAM sono applicazioni vietate ai minori di 13 anni e sono invece permesse SOLO con il consenso esplicito dei genitori dai 13 ai 16 anni di età. Si sottolinea che queste disposizioni non vanno viste in un’ottica limitativa nei confronti dei minori, ma, al contrario, devono essere considerate norma di protezione e di tutela dei dati sensibili di soggetti non ancora in grado di esercitare consapevolmente i propri diritti. Obbiettivo primario dell’istituto è un miglioramento progressivo degli ambienti di apprendimento, e di conseguenza un contrasto ai comportamenti scorretti e la prevenzione fin dalla tenera età dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Considerato quanto sopra, a seguire della presente verrà emanata apposita disposizione destinata al personale docente che riporta un vademecum di azioni che sono tenuti a mettere in atto allorché si profilino dei casi di cyber bullismo.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Bruno Lorenzo CASTROVINCI Firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3 D.lgs. n. 39/1993

Allegati:

Cir. n. 91 - Linee guida sull’utilizzo dei dispositivi tecnologici e segnalazione casi cyberbullismo.
Titolo: Cir. n. 91 - Linee guida sull’utilizzo dei dispositivi tecnologici e segnalazione casi cyberbullismo. (174 clicks)
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